4 Ottobre 2021

“I nemici sono le tasse non gli alleati”

Categorie: Interviste
Tag: Governo 

«I nemici sono le tasse, non gli alleati»
L’esponente azzurro: “Silvio al Quirinale? Sarebbe un sogno. Anche la Merkel nella lettera di auguri ha riconosciuto i suoi meriti.”

FAUSTO CARIOTI

La sinistra spera che il voto alle comunali faccia esplodere il centrodestra, la coalizione fibrilla e Antonio Tajani, coordinatore unico di Forza Italia, ricorda a tutti che consumarsi in liti interne sarebbe il peggiore degli errori. Nel 2023 ci sono le elezioni politiche e l’avversario è l’altro, quello che vuole aumentare la patrimoniale sulla casa. «Anche per questo la presenza di Berlusconi, uomo saggio, potrà aiutarci molto».

Davvero Silvio Berlusconi è pronto a tornare a Roma e ricominciare a fare politica in modo attivo?

«Ieri è andato a votare e aspetta solo il via libera dei medici per essere di nuovo operativo. Per noi questo è importantissimo. In campagna elettorale la sua assenza ci è pesata».

L’impressione è che l’assenza di Berlusconi pesi anche perché altre figure capaci di tenere insieme il centrodestra non ci sono. E si vede.

«Lui è il grande federatore, lo è sempre stato. E il padre del centrodestra ed è quello che può permettergli di andare alla vittoria alle elezioni politiche».

Diciamo pure che senza di lui c’è una questione di credibilità internazionale.

«Anche per questo Berlusconi è fondamentale. E un leader rassicurante agli occhi del mondo. Se dal 2023 vogliamo governare dobbiamo essere ritenuti affidabili a Bruxelles e a Washington. E Forza Italia è il partito che garantisce la massima credibilità al centrodestra, a livello nazionale e internazionale».

Intanto ci sono le elezioni comunali. Il centrosinistra è convinto di fare cappotto, vincendo in tutte le cinque grandi città. Lei cosa si aspetta?

«Confido che si arrivi ovunque ai ballottaggi, e lì si ripartirà da zero. Oggi quelle città sono tutte governate dalla sinistra: ogni sindaco conquistato sarà per noi una grande vittoria. Ho buone sensazioni, addirittura a Torino. L’importante è che tutto il popolo di centrodestra vada a votare. Però ricordiamo che si vota pure in Calabria, dove andranno alle urne 2 milioni di persone e attendiamo un risultato importante. Forza Italia lì si presenta con due liste e mi auguro che risulti il primo partito in assoluto. Pure su Trieste sono ottimista».

Voi azzurri siete percepiti come il partito del governo Draghi. Crede che pagherà?

«Io credo di sì. Forza Italia sta giocando una partita di serietà. Berlusconi è il leader che ha convinto la Lega a entrare in un governo che sta ottenendo risultati positivi. L’economia è in netta ripresa e sta per essere raggiunta l’immunità di gregge, anche grazie al piano vaccinazioni che il nostro dipartimento sanità ha preparato e consegnato a Draghi».

Eppure, a livello nazionale, il centrodestra è diviso proprio sul governo. Non rischia di pesare sui risultati locali?

«Si vota per le città e noi ci presentiamo uniti ovunque, mentre gli altri litigano. Guardi Virginia Raggi: ha detto che gli altri candidati sindaco di sinistra, da ministri, non hanno fatto nulla per Roma. Tra loro c’è uno scontro al calor bianco, e hanno pure il coraggio di parlare delle divisioni nel centrodestra».

Facciamo l’ipotesi peggiore. Tra due settimane si scopre che il centrodestra non ha vinto in nessuna di quelle cinque città. Che succede nella vostra coalizione? Scatta la resa dei conti?

«A Napoli, in campagna elettorale, mi hanno regalato un cornetto rosso: lo sto toccando in questo momento. In ogni caso, nessuna resa dei conti. Se saranno stati fatti errori capiremo dove sono stati commessi e decideremo insieme come correggerli e rafforzare la coalizione. Un confronto tra noi sarà necessario comunque, se vorremo vincere le elezioni politiche del 2023».

Voi di Forza Italia non siete più il primo partito della coalizione. Che ruolo avrete?

«Il nostro compito è difendere il rapporto con il Partito popolare europeo, con l’Europa e con gli Stati Uniti, e siamo convinti che questo serva a tutto il centrodestra. Soprattutto, siamo il partito che impedisce alla sinistra di prendere voti al centro: indispensabile per vincere».

Con Lega e Fdi parlerete anche della classe dirigente del centrodestra? C’è molto da lavorare, li.

«Ci confronteremo su tutto. Vincere non basta, occorre saper governare. Se noi abbiamo potuto presentare a Draghi il piano per le vaccinazioni è perché il nostro responsabile della Sanità è Andrea Mandelli, presidente dell’ordine dei farmacisti, che conosce la materia in ogni dettaglio. Abbiamo anche giovani amministratori molto bravi, come il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, e quello di Rapallo, Carlo Bagnasco. Stiamo cercando di migliorare, vogliamo aprire le porte ad altre persone di livello e ci impegniamo nella formazione dei nostri eletti».

Vale sempre il principio per cui il candidato premier e leader della coalizione è chi prende più voti?

«Certo. È così dall’inizio del centrodestra e nulla è cambiato».

Glielo chiedo anche perché, sebbene Berlusconi abbia smentito di aver detto che Meloni e Salvini non possono diventare premier; in quella frase si sono riconosciuti molti di Forza Italia. A partire da Antonio Martino, uno dei fondatori del partito.

«Martino è un autorevole uomo di cultura, ma non è politicamente attivo. C’è una regola e va rispettata. Prima, però, pensiamo a raccogliere
consensi. Se perdiamo tempo in liti interne, è chiaro che gli elettori non ci premiano. L’avversario è all’esterno, non tra noi».

Fin dove arriva la vostra identità di idee con Draghi? Gli lascerete fare la revisione degli estimi catastali?

«Siamo stati subito chiari: non si mettono altre tasse sulla casa. Forza Italia contrasterà ogni intervento che possa alzare le imposte. Draghi,
comunque, ha assicurato che non ci sarà un giuro di aumento. La casa non si tocca».

Il fatto che Enrico Letta e il Pd abbiano applaudito all’idea di intervenire sul catasto vi preoccupa?

«Assolutamente sì. Del resto la loro cultura è quella delle patrimoniali: far pagare più tasse per finanziare la spesa assistenzialistica con cui tenersi una fetta di elettorato. Vogliono la riforma del catasto per affidarla a qualche loro tecnico veterocomunista, convinto che la proprietà privata sia un furto e determinato a sfruttare l’occasione per colpirla».

E voi che farete?

«Per noi sarebbe inaccettabile. Una simile operazione non può essere fatta da personaggi con una militanza di sinistra. La proprietà privata per noi è sacra. Se proprio si vuole intervenire sul catasto, si possono usare i soldi del Pnrr per digitalizzarlo».

Berlusconi sarà il vostro candidato al Colle?

«Per me è il migliore presidente della repubblica che in questo momento possa avere l’Italia, per credibilità e curriculum. E stato un grande uomo d’industria e un grande uomo di sport. E colui che più a lungo ha governato il Paese nel dopoguerra. E il leader che ha messo attorno allo stesso tavolo Bush e Putin e che ogni giorno dimostra di essere un grande uomo di Stato. Come ha scritto Angela Merkel nella lettera di auguri che gli ha inviato per il compleanno, “per molti anni ha dato un contributo essenziale alla politica dell’Italia”. Di chi altri si possono dire queste cose?».

Anche Gianni Letta può essere un candidato?

“ll centrodestra ha molte personalità di alto livello e io ho grande considerazione di Letta, come di altri della nostra area. Ma il mio sogno è Berlusconi».

E chiaro che secondo lei Draghi deve restare a palazzo Chigi.

«Per risanare il Paese dopo l’epidemia serve un uomo di peso, con grande autorità a livello europeo e internazionale, e oggi Draghi ha la massima credibilità. Vedremo che succederà, ma di certo averlo presidente del consiglio sino al 2023 farebbe benissimo all’Italia».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

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