15 Marzo 2022

«Draghi ha la nostra fiducia. Ma temi decisivi per Forza Italia non si possono mettere da parte» – Intervista a “Il Corriere della Sera”

Tajani: così si impedisce che il governo sia troppo sbilanciato a sinistra

Altro che problema: «Per Draghi, avere in maggioranza un partito come Forza Italia è un vantaggio, un punto di forza». Respinge tutte le critiche Antonio Tajani, coordinatore azzurro. Le battaglie su catasto, giustizia, liberalizzazioni che hanno fatto forse non proprio traballare ma sicuramente provocato più di una preoccupazione all’esecutivo servono invece proprio a «far muovere il governo con equilibrio: questa è una maggioranza di unità nazionale per affrontare la pandemia, la crisi economica e, inattesa, adesso anche le conseguenze della guerra in Ucraina. E noi non siamo né schiacciati a destra né a sinistra, abbiamo le nostre posizioni. Che non solo vanno rispettate, ma impediscono al governo di avere una connotazione troppo sbilanciata a sinistra, come a volte accade».

In realtà non sembra che al premier sia piaciuto l’aver messo in discussione un accordo su cui lui aveva dato garanzie, quello sul catasto, o promettere che ci sarà battaglia su altri temi, dalla giustizia alla concorrenza.

«Ma non si può pensare che alcuni temi costitutivi per il nostro partito siano completamente messi da parte. E non si può pensare che un Parlamento non abbia la possibilità di esprimersi in qualche modo su temi peraltro non fondanti per il governo. Noi abbiamo votato per un aumento da mille a 2 mila euro dell’uso del contante e chiedevamo che fosse eliminato un comma di un articolo della delega fiscale sul catasto, perché crediamo che Draghi non abbia intenzione di aumentare le tasse sulla casa ma crediamo meno che, dal 2026 in poi, nessuno voglia farlo».

Resta che la maggioranza si è spaccata.

«Ma su due punti che non possono significare la vita o la morte di un governo, che noi abbiamo sostenuto, sosteniamo e sosterremo. Draghi ha il r00% della nostra fiducia, continuiamo a pensare che sia l’unico in grado di far convivere questa maggioranza eterogenea per affrontare l’emergenza economica e anche quella alle porte legata alla guerra. Non vediamo problemi di tenuta del governo».

Anche sulla giustizia però promettete battaglia.

«E un ddl parlamentare, abbiamo detto subito che la nostra richiesta era quella di cambiare in alcuni punti il testo uscito dal Consiglio dei ministri, ovvero sul sistema di elezione del Csm che per noi deve prevedere un’elezione fra un ristretto numero di magistrati più esperti selezionati per sorteggio e sulla separazione delle funzioni, con il possibile passaggio dalla funzione giudicante a quella inquirente o viceversa una sola volta e nei primi 5 anni Sono temi per noi essenziali».

Sui quali tentate di ricostruire il centrodestra?

«No, stiamo portando avanti le nostre idee, quelle in cui crediamo. E chiaro che su alcuni temi nel centrodestra la pensiamo allo stesso modo, ma nessuno può accusarci di schiacciarci su chicchessia. Abbiamo sostenuto la campagna vaccinale con enorme convinzione, in quel momento che facevamo, il governo Ursula? Suvvia, usare queste formule facili facili è sbagliato. Noi siamo un partito su cui il governo può contare in ogni decisione che conta».

Per esempio?

«Sull’Ucraina non abbiamo avuto alcun dubbio, siamo assolutamente con Draghi e le sue posizioni. Lo sosteniamo in Europa, chiediamo come lui cambiamenti sul Patto di Stabilità, e che la Bce non interrompa il finanziamento del quantitative easing».

E per affrontare la crisi economica dovuta all’aumento del costo di benzina e gas ma anche dei generi di prima necessità?

«Abbiamo appena presentato, a prima firma Silvio Berlusconi, una interrogazione alla Commissione europea perché si applichi un’aliquota massima di accisa per ogni stato membro, e perché si compensino gli Stati come l’Italia o la Germania più dipendenti come importazioni dal gas russo. Così come chiediamo che si ponga fine al blocco dell’export di cereali da parte dell’Ungheria».

E al governo che chiedete?

«Come primo segnale un taglio delle accise sui carburanti in maniera proporzionale all’aumento, perché l’Iva prevista oggi resti stabile come introito per lo Stato ma l’aumento dei costi per gli italiani sia mitigato. E mi fa piacere che sembra che il governo stia andando nella direzione che indichiamo noi. Le nostre sono sempre proposte concrete, non abbiamo mai fatto alcuna polemica per il solo gusto di farla. Lo ripeto, chiediamo solo di poter sostenere in Parlamento le nostre posizioni senza che questo mini la tenuta del governo».

Ma Draghi lo sa?

«Certo, ci ha parlato Berlusconi, lo facciamo tutti noi attraverso ogni canale. Siamo una forza responsabile. E gli italiani, non è un caso, ci stanno premiando nei sondaggi, perché lo hanno capito».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

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