30 Giugno 2021

«Il partito unico lo faremo nel 2023. La Lega non ci metterà ai margini» – Intervista a ‘La Stampa’

Categorie: Interviste
Tag: Forza Italia 

Silvio Berlusconi dice al “Corriere” che bisogna fare il Cdu, il partito unico del centrodestra, Matteo Salvini alla “Stampa” che nonne ha alcuna intenzione. Antonio Tajani, qualcosa non quadra.
«E perché? Berlusconi non ha lanciato una proposta da realizzare domani mattina, ma nel 2023. Anche perché il centrodestra è maggioritario nel Paese e probabilmente le elezioni le vincerebbe, ma poi bisogna governare. E per governare bisogna essere una forza moderata e credibile. I risultati in Francia o a Madrid dicono questo. Il pendolo della politica va verso il Ppe. Lo dimostra anche il fatto che Forza Italia cresce nei sondaggi, gradualmente ma di continuo. Un passo da alpino, come direste a Torino».

Insomma, il Cdu non è all’ordine del giorno.
«Sì, invece, perché si tratta di iniziare un percorso politico e culturale che non si improvvisa. Già la decisione di Salvini di sostenere il governo Draghi, seguendo l’intuizione di Berlusconi, è stato un fatto molto positivo per la Lega, per il centrodestra e anche per l’Italia. Ma poi vedo che nell’intervista alla “Stampa” Salvini si dichiara europeista e atlantista: benissimo».

Però dice anche che la Lega è il garante di Draghi. È il ruolo cui ambiva Forza Italia.
«Il governo Draghi è nato in un momento di emergenza in cui era importante che tutti gli italiani di buona volontà indossassero la maglia azzurra invece di quella dei rispettivi club. Quanto al resto, garantisco che Forza Italia non si fa marginalizzare. Anzi, Berlusconi non è marginalizzabile».

Ma come si fa a fondere dei partiti che a Bruxelles appartengono a tre famiglie politiche diverse?
«È chiaro che in un partito che avrebbe dal 40 al 45% dei voti ci sarebbero delle sensibilità diverse. Succede oggi nei Repubblicani americani e succedeva ieri nella Democrazia cristiana. L’importante è che quello che unisce sia più forte di quello che divide. E la credibilità. Abbiamo presentato un piano di 250 pagine per il Recovery e uno per le vaccinazioni che ha ispirato quello del generale Figliuolo. Lunedì, nella nostra sede, ho incontrato per tre ore i sindacati confederali che evidentemente ci considerano degli interlocutori affidabili, non dei nemici».

Sta di fatto che Fi sembra spesso più in sintonia con il Pd che con la Lega, e figuriamoci con FdI.
«Ma no. Noi siamo diversi da Lega e FdI, ma con il Pd siamo alternativi. E nonostante io abbia un ottimo rapporto personale con Letta, ogni giorno ci sono nuovi motivi di polemica, dallo ius soli al ddl Zan. Poi, certo, siamo al governo insieme, ma è un altro discorso. C’è anche il M5s che è lontano da noi anni luce».

Però nel centrodestra non riuscite nemmeno a trovare dei candidati comuni per le amministrative.
«A Roma, a Torino e in Calabria ci sono già».

A Milano, Napoli e Bologna, no.
«A Milano il problema non è trovare un candidato ma un candidato che vinca, perché Sala è un avversario di tutto rispetto. Albertini sarebbe stato perfetto, ma non ha voluto. A Napoli Maresca ci andrebbe bene, però non rinunceremo al simbolo. A Bologna, l’ideale sarebbe Andrea Cangini, che è senatore di Fi ma anche l’ex direttore del “Resto del Carlino”, più un civico che un politico».

Nel ’23 Berlusconi vedrà il Cdu dal Quirinale?
«Sarebbe senz’altro la persona più adatta per carriera politica, esperienza e prestigio internazionale. Però non la prenda per una candidatura. È soltanto il sogno di Antonio Tajani».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

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