«I nostri principi sono chiari, e sono settimane che lo diciamo: vogliamo una tutela della casa, non vogliamo in alcun modo che siano messe le mani nelle tasche degli italiani».
Antonio Tajani, Coordinatore Nazionale di Forza Italia, parla a Libero all’indomani della bagarre scoppiata in Commissione Finanze alla Camera, sospesa dopo che un centrodestra compatto avrebbe avuto i numeri per condizionare il prosieguo della delega fiscale. Il nodo è quello del catasto.
Draghi vi riceverà, settimana prossima.
«Sì, ho letto anche di “irritazioni da Palazzo Chigi”. Non capisco quali possano essere queste irritazioni, mi auguro ci siano state anche quando il M5S voleva farci scegliere di abbandonare gli impegni che abbiamo assunto nella Nato. E in quel caso noi avevamo sostenuto convintamente il governo. Noi abbiamo posto due temi. Il catasto, dove siamo favorevoli all’emersione del sommerso, ma non ad equiparare il valore immobiliare al valore commerciale, che prepara la strada all’aumento di tasse. E la riforma della giustizia, cui siamo favorevoli, ma poniamo questioni perii no alle porte girevoli, la separazione delle funzioni, ed un sistema di voto del Csm che chiuda la stagione delle correnti».
Tornando alla delega fiscale, Draghi ha ventilato l’ipotesi della fiducia. In quel caso che succede?
«Mi auguro non ci sia la fiducia, o che ci sia un accordo sui contenuti. Noi non abbiamo nessun problema con il governo, però sui contenuti non possiamo cedere. Nell’incontro che avremo esporremo le nostre ragioni, che sono di buonsenso. Ci fidiamo di Draghi quando dice che non vuole alzare le tasse, ma appunto per questo bisogna evitare di creare i presupposti che altri possano farlo in futuro».
Il centrodestra, stanotte (mercoledì notte n.d.r) aveva i numeri in Commissione Finanze alla Camera, ma poi è stata sospesa per rimandare la palla al governo. Il Parlamento non dovrebbe essere sovrano?
«Diciamo che il Presidente della Commissione non ha brillato di indipendenza».
Enrico Letta parla di “terrorismo comunicativo della destra”, vi accusa di fare campagna elettorale.
“Noi siamo realisti. La pensiamo come la stragrande maggioranza degli italiani, che vedono il rischio di un aumento della pressione fiscale sulla casa attraverso una riforma del catasto. Qui siamo in Italia, il Paese dell’economia reale, dell’edilizia. E come ripete spesso Berlusconi, “Quand le bateau va, tuot va” (Quando l’edilizia va, tutto va n.d.r). Lascerei stare il terrorismo, che è una cosa drammatica. Piuttosto, mi pare che nel Pd vogliano alzare una cortina fumogena su tutto questo, perché sono loro il partito che vuole la patrimoniale».
Il governo ha elaborato il Def. 5 miliardi per gli aiuti. Come lo valuta?
«Si tratta di un primo passo, ma noi avevamo detto che sarebbe stato più opportuno uno scostamento di bilancio. Di fronte ad un’emergenza di questa portata serve un’azione più forte. Anche a livello europeo. Su questo punto, abbiamo tre proposte, il rinvio del patto di stabilità, un “recovery plan 2”, il quantitative easing. Vedo che molti stanno venendo su queste posizioni».
Al Parco dei Principi a Roma vi riunite per una due giorni (oggi e domani n.dr). Che Forza Italia ne uscirà?
«Una Forza Italia protagonista, sia nel centrodestra, dove senza di noi non si vince, sia nel confronto con il mondo del lavoro e della produzione. Ci saranno tutti i leader delle organizzazioni imprenditoriali ed alcuni leader sindacali. Poi, per la nostra collocazione nel popolarismo europeo ci sarà il segretario Generale del Ppe Lopez e, in video collegamento, interverrà la Presidente dell’Europarlamento Metsola. I nostri dipartimenti avanzeranno le proposte che hanno elaborato in questo periodo. E poi ci sarà Berlusconi, centrale, protagonista, a chiudere in presenza l’iniziativa. Sarà una due giorni intensissima».