23 Giugno 2022

“L’Ucraina è Europa”. Il PPE chiede la concessione dello status di Paese candidato – Lettera al “Corriere della Sera”

Caro Direttore,

Quando i carri armati russi hanno attraversato il confine il 24 febbraio, non è stata attaccata solo l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina, ma sono stati minacciati i valori fondanti dell’Unione Europea. È stato un assalto brutale, una minaccia alla democrazia, alla libertà e allo Stato di diritto.
Vladimir Putin vuole cambiare il corso della storia, ritornare alla cortina di ferro, restaurare la teoria delle sfere di influenza, tornare ai tempi di Pietro il Grande. Un ritorno a un passato che credevamo consegnato ai libri di storia.
La nostra Europa è fondata su valori diversi, a partire dalla libertà e dalla democrazia. Per noi Popolari europei, gli ucraini di oggi sono come i coraggiosi ragazzi di Budapest nel ‘56, gli studenti di Praga nel ‘68, gli intellettuali di Charta 77 e gli operai degli scioperi di Danzica nell’agosto del 1980.

Non a caso, tutti i Paesi ex satelliti dell’URSS, una volta realizzata la transizione alla democrazia, hanno deciso di aderire all’Unione europea e alla Nato. E non a caso, allo stesso tempo, il processo di integrazione europea ha accelerato dopo il 1989, anno delle rivoluzioni democratiche. Come se gli europei “occidentali” e “orientali” si stessero reciprocamente aspettando per iniziare un percorso comune di pace, crescita e benessere. Oggi come ieri, l’Unione europea è dalla parte della libertà. I cittadini ucraini hanno chiara la scelta della democrazia rispetto all’autocrazia, la libertà rispetto alla censura, lo stato di diritto rispetto al dominio di pochi oligarchi.

Gli ucraini ci guardano con speranza e fiducia. Non possiamo deludere le loro aspettative, ma dobbiamo fare in modo che l’Unione torni ad essere protagonista nello scenario globale. Il nostro futuro è insieme, fianco a fianco, in pace. Vogliamo una pace vera, non pensata solo per placare gli animi. Deve essere una pace dignitosa, libera e giusta.

Il PPE vuole una nuova politica estera comune, a partire dall’Ucraina, dalla Moldavia e dalla Georgia. Ma dobbiamo anche tornare protagonisti nel Mediterraneo, in Medio Oriente, in Africa e in America Latina.
Per fare questo, è necessario arrivare quanto prima a un esercito comune europeo e a una politica di difesa comune. Bene la Bussola strategica, ma è solo un primo passo. Abbiamo chiesto di istituire un Commissario europeo per la difesa, di avere appalti comuni, non solo per risparmiare e spendere in modo efficiente i soldi dei cittadini, ma anche per valorizzare la ricerca e lo sviluppo in ambito militare che spesso crea valore aggiungendo servizi utilizzati in ambito civile.

Da quattro mesi, gli ucraini lottano per la propria terra, per il proprio futuro. È tempo di concedere all’Ucraina lo status di Paese candidato all’adesione: è l’evoluzione di una storia lunga 80 anni.
Da questo partenariato anche gli europei avranno dei benefici. Basta pensare alle potenzialità commerciali di un Paese di 40 milioni di abitanti, alla sfida della ricostruzione.
Bene ha fatto, dunque, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ad andare in visita a Kyiv nei giorni scorsi.

Ci auguriamo, quindi, che il Consiglio europeo di prenda una decisione. Serve un calendario chiaro per il processo di allargamento, con tappe concrete. Naturalmente l’Ucraina, come tutti gli altri Paesi, dovrà rispettare i criteri per l’adesione: lotta alla corruzione, riforme strutturali del sistema giudiziario e del mercato del lavoro, leggi anti riciclaggio, libertà dei mezzi di comunicazione.

Nella stessa ottica, non possiamo continuare con l’approccio attendista nei confronti dei Balcani occidentali. Serve, anche in questo caso, un percorso chiaro e definito. Il processo di allargamento dell’Unione europea non è una questione di mercato unico, ma è, oggi soprattutto, una questione di sicurezza e di valori.

Manfred WEBER
Presidente del Partito Popolare Europeo

Antonio TAJANI
Vicepresidente del Partito Popolare Europeo

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

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