25 Marzo 2022

«Ora un nuovo Recovery per l’emergenza guerra» Intervista a “Il Messaggero”

Onorevole Tajani, la guerra sta scompaginando tutto, anche gli schemi politici dentro le coalizioni e tra i partiti. Lega e M5S vogliono indebolire Draghi?

«Non credo che Salvali abbia questo scopo. Ma la questione vera è più ampia e più connessa con gli interessi degli italiani piuttosto che con i giochi dei partiti. La questione è questa: la difesa della democrazia e della libertà ha un costo. L’Europa. così come ogni singolo Paese, deve intervenire per alleviare le ricadute economiche e sociali, sulle varie popolazioni, delle sanzioni alla Russia. Aì cittadini italiani questo interessa. E le cose da fare, per non rendere più difficile la vita quotidiana delle persone, sono chiare e molto concrete. Uno: va rinviato e cambiato i] patto di stabilità. Due: va messo a punto un nuovo Recovery Plan paragonabile, per forza, per ambizione, per urgenza, a quello sull’uscita dal Covid e sulla ricostruzione post-pandemia. La guerra richiede uno sforzo supplementare e una ridefinizione degli obiettivi. Riguardante settori cruciali come l’energia, l’agricoltura, la difesa, l’accoglienza e la ricostruzione dell’Ucraina. Questo Recovery Plan si può fare emettendo euro-bond. E bisogna intervenire subito. Tre: la Bce deve continuare ad acquistare titoli dei Paesi della Ue, per immettere denaro sul mercato».

Tutto qui?

«Occorre lavorare anche sulle autosufficienze energetica e alimentare. Vanno diversificati i mercati dove attingere energia e per quanto riguarda il settore alimentare non possiamo essere sottoposti ai capricci di Mosca o dì altri posti del mondo. In più c’è il comparto Vanno bene i passi in avanti sulla difesa comune».

Lo sa che De Gasperi a suo tempo, nel ’54, poco prima di morire credeva che la difesa europea fosse fatta ma poi si sentì tradito dalla Francia e da allora ad oggi più niente si è fatto in questo senso?

«Lo so, ma appunto, adesso dei segnali forti e pragmatici di comune assunzione di responsabilità sono sotto gli occhi di tutti. E noi li guardiamo, e ci stiamo lavorando, con enorme speranza. E voglio dire un’altra cosa: la nostra collocazione è chiara, è con l’Occidente, con la Nato, con l’Ucraina. Dobbiamo però capire, come si sta vedendo, che la guerra produce un flusso di profughi in Europa e in Italia che non solo va gestito con capacità organizzativa e con spirito umanitario, ma va anche inserito nel contesto più generale della vita dei cittadini. Voglio dire che l’immensa generosità degli italiani è fuori di dubbio, ma allo stesso tempo vanno garantite ai nostri connazionali proprio per riuscire ad accogliere gli ucraini nella maniera migliore possibile una serie di certezze che sono per esempio quelle della difesa dal caro prezzi del carburanti e delle bollette. Il governo ha ben presente questo tipo di problemi e infatti virtuosamente si sta attivando, Noi di Forza Italia, fin dall’inizio dell’emergenza Covid, siamo stati rispetto al governo responsabili, credibili, affidabili, sempre pronti a dare proposte concrete e a sostenere l’esecutivo Draghi’, naturalmente senza rinunciare ai nostri principi».

Sul catasto, però, non sembra affatto che siate in linea con Draghi.

«Guardi, per noi e per tutti gli italiani la casa è un bene primario. Siamo contrari a nuove tasse sugli edifici. Va fatto emergere il sommerso, va accatasto ciò che non è accatastato. Ma siamo contrari a equiparare i nuovi estimi ai valori di mercato, perché questo significa aprire a nuove tasse. Sono convinto che Draghi non voglia mettere nuove imposte sulla casa. Ma dopo Draghi?».

Intanto, nel centrodestra, la situazione è a dir poco agitata. Ha letto l’intervista di Giorgia Meloni al Messaggero?

«Certo che l’ho letta».

Naturalmente non la condivide, visto che la Meloni dice che Forza Italia e Lega puntano non tanto a far vincere il centrodestra unito ma a mettere un freno a Fratelli d’Italia?

«Noi vogliamo vincere tutti insieme le elezioni politiche nel 2023 e prima quelle amministrative. Ben vengano i chiarimenti nell’alleanza, naturalmente. Ma anche a Roma, nelle comunali, volevamo e potevamo vincere tutti insieme candidando Bertolaso. Poi si è preferito Michetti. ed è andata come è andata. Dobbiamo collaborare con Fdl, senza polemiche. Meloni ha citato, riguardo al voto amministrativo, il caso di Verona. Ma vogliamo capire se FdI, in quella città, ha tagliato i legami oppure no con il Pd, visto che ha appoggiato un dem alla guida dell’Interporto, che è uno snodo cruciale, invece che sostenere la candidatura di un esponente di Forza Italia. Ecco, occorre fare chiarezza tra alleati e sono contento che anche gli altri due partiti della coalizione vogliano farla a tutti i livelli e in ogni realtà. Non c’è nessuna voglia da parte nostra di depotenziare FdI. Più è forte ogni partito di centrodestra e più il centrodestra è vincente. Questa è una lezione che ci ha insegnato Berlusconi. Il quale è diventato leader della coalizione perché ha lavorato per tutti, non ha pensato soltanto ai successi di Forza Italia».

Sta dicendo che Berlusconi pensava a tutti e la Meloni pensa solo a se stessa?

«Dico che nel nostro Dna c’è la cultura della coalizione. M ì auguro che ce l’abbiano anche i nostri partner. Fa bene la Meloni a voler capire se Forza Italia e Lega vogliono vincere in una logica di alleanza fra di loro e con FdI. Io le assicuro che non deve avere preoccupazioni in questo senso. Ma anche noi vogliamo verificare se FdI intende veramente vincere con una coalizione coesa oppure se l’obiettivo di Giorgia è soltanto quello di avere consensi per il suo partito. Intanto ci sono questioni territoriali importanti da dirimere. In Basilicata, per esempio, chiediamo lealtà a Fdl nei confronti del presidente Barth. la stessa lealtà che noi diamo a Marsil io in Abruzzo e a Acquaroli nelle Marche. Nessuno deve far cadere le giunte degli altri».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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