6 Luglio 2022

“Serve un vero piano europeo contro l’inflazione” – Lettera al “Corriere della Sera”

Caro direttore, i recenti dati economici prevedono un rallentamento della crescita economica in Europa. In Italia, di poco superiore al 2%, la metà di quanto si pensava solo qualche mese fa. Le cause del rallentamento sono note, e risiedono principalmente nell’aumento dei prezzi dell’energia, cominciato a partire dal settembre del 2021 e aggravatosi con l’invasione russa dell’Ucraina. A questo si aggiunge la frequente rottura delle catene del valore industriali, specie per le misure Covid in Cina, che hanno provocano enormi ritardi nelle forniture, con conseguente aumento dei costi.

In questo contesto di prezzi dell’energia pressoché quadruplicati in meno di un anno, l’inflazione è tornata a crescere. Molte famiglie ed imprese si trovano in grande difficoltà a pagare le bollette, per non parlare dei prezzi dei generi alimentari, anch’essi in aumento, o dei prezzi e delle difficoltà di approvvigionamento delle altre materie prime.

Bene le misure del governo per contrastare gli aumenti. Dobbiamo ridurre questo costo con aiuti diretti a famiglie e imprese, defiscalizzando il prezzo dell’energia e tagliando il cuneo fiscale per lasciare più soldi nelle tasche di lavoratori e imprese.

Ma l’Italia non può fare da sola. Serve una forte azione europea. Innanzitutto, dobbiamo riconoscere che questa inflazione è importata. Purtroppo subiamo i prezzi che si realizzano sui mercati mondiali. In questo contesto solo l’Ue avrebbe la forza di poterne negoziare di più bassi con i nostri fornitori. Da mesi, chiediamo un tetto ai prezzi energetici a livello Ue e acquisti comuni.

In secondo luogo, trattandosi in inflazione esogena, l’eventuale azione di politica monetaria restrittiva della BCE, potrebbe avere effetti limitati. Non possiamo rischiare una nuova stagflazione modello anni ’70. Serve prudenza nell’alzare i tassi di interesse, che rendendo più oneroso il costo del denaro, riducono gli investimenti, la crescita economica rischiano di aumentare la disoccupazione. Inoltre, abbiamo visto tutti cosa è successo allo spread italiano quando la BCE ha annunciato la fine del Quantitative easing qualche settimana fa: è immediatamente risalito.

Serve coraggio e lungimiranza. Penso ad una misura che potrebbe essere adottata dalla BCE sul modello di quanto fece la Fed americana nel dopoguerra o più recentemente Giappone e Australia: fissare un tetto agli spread. Ossia, una banda di oscillazione tra tutti gli spread dei Paesi dell’eurozona, oltre il quale la BCE interviene comprando i titoli fino a che lo spread non rientri nel limite fissato. Questa azione, una sorta di nuovo «whatever it takes» darebbe un segnale al mercato, senza lasciarlo in balia di fenomeni speculativi. Inoltre permetterebbe di avere tassi più omogenei tra i Paesi, dunque rendendo più efficace ed equilibrata l’azione di politica monetaria.

Ma la politica monetaria, da sola, non è sufficiente. Serve altro. Esempio? Il Programma SURE ha aiutato i nostri Paesi a finanziare le casse integrazioni durante il Covid. Propongo uno SURE rivisto per finanziare quei Paesi che stanno attivando programmi di aiuti per famiglie e imprese per caro energia.

Infine, un nuovo e più grande Next Generation, per almeno 2 trilioni, per gli investimenti in energia, rinnovabili, alimentare e materie prime, difesa, rifugiati, aiuti all’Ucraina. Tutto ciò fornirebbe garanzie agli investimenti privati che potrebbero anche usufruire di una rilanciata azione della Banca europea degli investimenti. Dobbiamo creare i giusti incentivi per mobilizzare l’enorme risparmio privato che si è accumulato durante la pandemia. Abbiamo davanti sfide enormi. Non possiamo affrontarle solo con spese pubbliche nazionali. Ecco perché serve più Europa.

L’autore è Vicepresidente di Forza Italia

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

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