12 Ottobre 2021

“Siamo tutti antifascisti ma non sfiliamo in piazza alla vigilia del voto” – Intervista a “La Stampa”

Categorie: Interviste

II vicepresidente di Forza Italia: “La matrice degli attacchi è nota la sinistra però prenda le distanze dagli anarco-insurrezionalisti denunciati a Milano”

“Siamo tutti antifascisti ma non sfiliamo in piazza alla vigilia del voto”

“Siamo tutti antifascisti”, dice Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore nazionale di Forza Italia. Ma il suo partito non parteciperà alla manifestazione di sabato, «bisogna evitare strumentalizzazioni».

Tajani, cosa ha pensato quando ha visto l’assalto alla Cgil?

«Quelle immagini mi hanno colpito moltissimo. Siamo stati i primi in assoluto a condannare, è inaccettabile e vile quello che è stato fatto contro la Cgil e i poliziotti».

Giorgia Meloni dice di non conoscere la matrice di questa violenza, lei la sa?

«La matrice è nota, ci sono le immagini. Sono stati i neofascisti, poi ognuno dice quello che vuole».

Il centrosinistra propone una mozione per mettere fuori legge Forza Nuova, lei cosa ne pensa?

«I violenti, se ci sono gli estremi, vanno esclusi dalla vita politica italiana. Ma questo vale per tutti, non bisogna strumentalizzare: bisogna condannare anche gli anarco insurrezionalisti. La maggior parte dei denunciati a Milano è di provenienza anarchica».

La vedremo sfilare sabato in piazza alla manifestazione convocata dai sindacati?

«No. Io l’avrei convocata la settimana successiva per evitare tentativi di strumentalizzazione, una manifestazione politica nel giorno del silenzio elettorale, quanto più a Roma dove si vota. Se fosse stata una manifestazione contro la violenza di ogni tipo avrei partecipato».

Lei condanna il fascismo?

«Certo. L’antifascismo appartiene a tutti, siamo tutti antifascisti».

Fratelli d’Italia compresi? I partiti della sua coalizione sono accusati di ambiguità su questi temi.

«Ci sono scelte inopportune e immagini che non mi sono piaciute. Ma mi pare che Meloni sia stata chiara sulle vicende di Milano. Giorgia per l’età che ha non può essere considerata fascista. Salvini a volte l’ho criticato perché viene da sinistra. Non possono criticarlo anche per essere un fascista».

Niente ambiguità quindi?

«Mi auguro che però tutte le forze politiche denuncino con la stessa forza gli anarchici insurrezionalisti che compiono violenze, per esempio a Torino, da molti anni. Ce l’hanno gli altri questo coraggio?».

Il vicesegretario del Pd Provenzano ha detto che se Fratelli d’Italia non condanna il fascismo è fuori dall’arco costituzionale, concorda?

«Sono polemiche strumentali. Non si devono piegare i valori per far eleggere un sindaco. Libertà e democrazia sono più importanti della campagna elettorale. Si va a messa per pregare il padreterno, non per prendere i voti.».

Giorgia Meloni domenica era al comizio di Vox, l’estrema destra spagnola, parlando di Europa delle nazioni e ha difeso il governo polacco nella disputa con la Commissione Ue. Che effetto fa a un dirigente del Ppe come lei?

«Noi siamo orgogliosamente del Ppe. Nel caso polacco Giorgia ha le sue idee, mai trattati sono chiari: il diritto comunitario prevale su quello nazionale».

Salvini e Meloni hanno il profilo giusto per guidare un governo?

Oggi nessuno di noi deve guidare il governo. Ora bisogna scegliere i sindaci non i presidenti del consiglio».

Sono state opportune le polemiche nel centrodestra durante la campagna elettorale?

«Quali polemiche? Siamo la forza che lavora più di tutti per tenere unito il centrodestra. Berlusconi è il grande federatore, anche oggi (ieri ndr) ha sentito Meloni e Salvini. Noi siamo uniti, i problemi sono a sinistra».

I candidati hanno scricchiolato.

«Sono stati scelti in ritardo. Specie a Milano».

A Roma potete vincere? «È una partita aperta, così come a Torino».

Alle amministrative Forza Italia ha sofferto molto nelle città.

«A Roma la presenza di Calenda ci ha penalizzato, se fosse stato candidato Bertolaso all’inizio avrebbe vinto con il 60% e Forza Italia avrebbe avuto il 10%».

Che prospettive avete?

«Si sta liberando uno spazio enorme al centro, serve una forza europeista e liberale come la nostra».

Anche sul Quirinale il centrodestra va in ordine sparso, Meloni vuole Draghi, Salvini dice che è presto per parlarne. E voi?

«Il mio sogno sarebbe vedere Berlusconi al Quirinale, lo meriterebbe, su di lui molte barriere stanno cadendo, come dimostrano le parole di Merkel e Weber».

Non rischiate di fargli fare il candidato di bandiera del centrodestra?

«Berlusconi non sarà un candidato di bandiera».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

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