6 Dicembre 2021

“Solo Draghi può tenere unito il governo Deve durare fino al 2023” – Intervista a “La Repubblica”

Categorie: Interviste

«Non ci può essere una maggioranza sul modello attuale con un presidente del Consiglio diverso da Draghi». Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, stoppa le ipotesi, che circolano in questi giorni, di un governo Franco o Cartabia, come possibile conseguenza dell’ascesa dell’ex banchiere al Quirinale.

«Non è ovviamente una questione di merito: i nomi di eventuali successori di Draghi sono quelli di ottimi ministri: ma nessuno ha l’autorevolezza e la capacità di mediazione che servono per tenere in piedi un esecutivo di emergenza».

Tajani, lei ribadisce: se Draghi va al Colle, l’unica via sono le elezioni.

«Il ragionamento è semplice: questa è una maggioranza eterogenea che si è unita con l’obiettivo principale di sconfiggere il Covid e preparare il Recovery Plan. Solo una personalità straordinaria può tenere insieme Salvini, Letta, Renzi e Bersani. E oggi è più difficile di ieri».

Perché?

«Nel senso che si avvicina la fine della legislatura e le divisioni politiche, all’interno della maggioranza, si fanno più evidenti. I partiti marcheranno sempre più la loro identità. Si è visto nel corso dell’esame, da parte del consiglio dei ministri, della mini-patrimoniale per combattere il caro bollette. Noi abbiamo espresso una posizione differente da Pd, Leu e M5S. Non era facile trovare una mediazione: Draghi l’ha fatto. Dobbiamo arrivare al 2023, perché l’emergenza non è finita, ma non possiamo rinunciare a lui».

Ciò significa, di conseguenza, che non vede l’ipotesi di un governo senza Draghi, salito al Colle, ma guidato da Franco o Cartabia.

«Non ne faccio certo una questione di persone. Si parla di nomi cui va il massimo rispetto che interpretano benissimo il loro ruolo di ministri. Ma un altro leader autorevole e al di sopra della parti, che possa fare il capitano della Nazionale, non c’è. Draghi è Draghi».

Lo dice perché vuole Berlusconi al Colle.

«Guardi, lo direi a prescindere da chi andrà al Quirinale. Poi, si sa, la mia idea è che Berlusconi, oltre a Draghi, sia l’unico che possa fare il presidente della Repubblica. Non lo dico io, lo dicono pure i sondaggi. Oggi noto rispetto attorno al presidente Berlusconi, sempre più gente lo vede come personalità legata all’interesse nazionale, non più solo come politico, imprenditore o uomo di sport. È già una vittoria politica che si parli di lui quale possibile Capo dello Stato».

Convinto che Salvini e Meloni siano disponibili a sostenerlo?

«Mi sembra che abbiano detto in modo esplicito di essere pronti a votarlo, qualora venisse candidato. Non dimentichiamo che finora Berlusconi ha risposto solo con un sorriso ai tanti che hanno avanzato questa proposta».

Sarà la proposta che avanzerà al tavolo dei leader di partito se e quando si cercherà un nome comune per il Colle?

«È un discorso prematuro. Certo, puntiamo a una candidatura unitaria del centrodestra. Intanto lavoriamo sulla manovra, cercando di lasciare la nostra impronta: abbiamo presentato una norma che allarga la fascia delle imprese per le quali abbattere l’Irap. Prelevando i fondi dai risparmi che deriveranno dai vincoli più rigidi da porre al reddito di cittadinanza. Quanto al caro bollette, più che a mini-patrimoniali è giusto pensare a incrementare l’estrazione di gas e a grandi centri di stoccaggio europei».

Renzi e Toti tentano il rilancio di un’alleanza politica di Centro.

«Che si parlino pure, col sistema bipolare si sta da una parte o dall’altra».

Coraggio Italia si stacca dal centrodestra?

«Chiedete a loro, mi risulta che abbiano partecipato alla riunione dei capigruppo della coalizione in vista della manovra. Quanto a Renzi, abbiamo diversi punti di convergenza, ad esempio la giustizia. Ma non mi pare voglia venire nel centrodestra. E noi da qui non ci muoviamo».

L’area di Centro può essere decisiva per l’elezione del Presidente?

«Tutti possono essere decisivi. Vogliamo sottovalutare i 5Stelle che hanno la prima rappresentanza parlamentare?».

A proposito: perché dovrebbero votare per Berlusconi?

«Conte ha detto che bisogna dialogare col centrodestra. Un’apertura che apprezzo. Poi si vedrà».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

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