4 Maggio 2021

«Subito 2 miliardi per salvare lo sport» – Intervista a ‘Il Corriere dello Sport

Il momento è adesso. Perché il mondo dello sport non ce la fa più. Deve ripartire ma da solo non può farlo, schiacciato dal peso della pandemia e anche della poca considerazione di cui evidentemente gode. Il momento è adesso perché il decreto sostegni-bis prenderà forma in questi giorni: lo scostamento di bilancio sarà di 40 miliardi, non può non esserci anche il mondo dello sport. Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, parte dai numeri: «Chiediamo che 8 di quei 40 miliardi vengano usati per sostenere la ripartenza di chi è rimasto chiuso in tutto questi mesi. Non per propria volontà ma per tutelare la salute di tutti gli italiani. Bar; ristoranti, teatri, cinema e ovviamente anche il mondo dello sport».

La macchina dello sport di base è fatalmente grippata.
«Servono due miliardi, soldi indispensabili per sostenere le attività e i costi degli impianti sportivi da parte delle società salvandole cosi dal fallimento».

I ristori del passato non sono sufficienti.
«No, perché soprattutto nel mondo sportivo bisognerebbe calcolare i costi storici».

Per non parlare della distinzione tra entrate istituzionali e commerciali.
«È un errore da correggere: le società sportive basano gran parte delle loro entrate sulle quote associative e di frequenza, definite per legge istituzionali e non commerciali. Ma i ristori tengono conto solo della minore entrata commerciale generando una stortura che va sanata nel prossimo decreto. Si stanno considerando le società sportive come delle aziende profit e invece non è così».

12 milioni di praticanti tra le federazioni e gli enti sportivi. Lo sport è di tutti.
«E fa bene a tutti. Dal punto di vista fisico ed economico. Parliamo, compreso l’indotto, del 3-4% del Pil, oltre 60 miliardi di euro. L’industria dell’abbigliamento, degli attrezzi, degli impianti sportivi senza dimenticare il turismo sportivo, la ristorazione, l’organizzazione di eventi di altissimo livello o anche popolarissimi come le maratone: tutte queste attività poggiano sul sistema societario sportivo che deve essere aiutato».

Il miliardo di euro del Recovery esce da questo discorso.
«Quella è un’altra cosa, uno scenario futuro. Le società vanno aiutate adesso. Bisognerebbe allargare il bonus del 110% per le ristrutturazioni a tutti gli impianti sportivi e non solo agli spogliatoi, prorogare di altri 5 anni le concessioni comunali, regionali o demaniali, favorire il credito d’imposta e tante altre cose pratiche che le società sportive si aspettano».

Tradotto: si aspettano che lo sport venga considerato come merita.
«In Italia si fa attività motoria solo grazie alle società sportive, bisogna tenerlo presente soprattutto in questo momento. Non è un discorso soltanto di medaglie, di attività di alto livello, di Olimpiadi che pure danno lustro all’Italia. Fare attività sportiva ha un valore sociale, genera benessere, alleggerisce i costi della sanità pubblica. Centomila società sportive e un milione di volontari da sempre si sostituiscono allo Stato. Anche per questo bisogna intervenire subito in modo concreto».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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