30 Aprile 2024

Tajani: «Forza Italia dimora degli elettori moderati. Leali con la premier ma siamo differenti» – Intervista al “Corriere della Sera”

Ministro Tajani, Meloni ha chiesto agli italiani di votare “Giorgia”: c’è il rischio che Fratelli d’Italia tolga voti a Forza Italia? Che in qualche modo la coalizione risenta di questa grande esposizione della premier?
«Siamo partiti politici differenti, ci rivolgiamo a elettorati diversi: è un elemento di forza della coalizione di centrodestra. Il compito di Forza Italia è quello di raccogliere una grande fascia di elettori che sta fra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, quel gran numero di cittadini moderati che si riconosce nei valori cristiani, liberali, garantisti ed europeisti. Sto costruendo la “dimora” degli italiani che credono in tutto ciò. La “dimora” del popolarismo europeo in Italia. I risultati non mancano. Ieri, lunedì, abbiamo sottoscritto un documento di sostegno a Forza Italia da parte di tanti sindaci e movimenti civici di tutto il Paese, da Scajola (Imperia) a Lagalla (Palermo), da Brugnaro (Venezia) a Baccini (Fiumicino) e Ghinelli (Arezzo), solo per citarne alcuni. E per rafforzare questo progetto ho deciso di candidarmi in prima persona alle Europee, per mettere a disposizione la mia esperienza di 30 anni in Europa nelle file del Partito popolare europeo».

Lei, a differenza di Salvini, era sul palco a Pescara: ha detto che la prima cosa è la lealtà fra gli alleati, come si concretizza questa lealtà? La Meloni ha punzecchiato Salvini sul “ponte” e comunque sarete concorrenti. Lei stesso ha detto che prima vengono le ragioni del Ppe in Europa e poi eventuali candidature tecniche. La pensate allo stesso modo con Meloni su questo?
«Cosa è la lealtà? Significa dire sempre la verità a viso aperto, non rinunciare alla propria identità, ma lavorare insieme per il bene comune giocando sempre con gli alleati a carte scoperte, senza prestarsi a manovre di palazzo. Proprio per questo ribadisco che in base al Trattato dell’Unione europea il prossimo presidente della Commissione dovrà essere indicato dal Partito popolare europeo che senza dubbio sarà la prima forza politica a Bruxelles. Non è una scelta contro qualcuno, ma la difesa della centralità della politica».

Lei ha detto che una figura tecnica come Draghi si concilia poco con i vertici delle istituzioni europee, visto che non ha una famiglia politica.
«Io credo nella primazia della politica, nella forza della democrazia, dei suoi processi. La legittimazione elettorale è elemento fondamentale per la creazione di una leadership che sia efficace e riconosciuta dai cittadini».

L’opposizione vi accusa di fare una campagna elettorale lontana dai problemi dei cittadini. Non parlate di sanità, non parlate di burocrazia, la riforma della giustizia appare depotenziata e sul fisco siete in grande difficoltà per mancanza di risorse. Che cosa risponde?
«Sono tutte prive di fondamento. Cominciamo dalla sanità: il governo ha approvato interventi per il taglio delle liste d’attesa. Burocrazia: il ministro Zangrillo lavora da un anno e mezzo per rendere più efficace la macchina burocratica. Fisco: abbiamo tagliato il cuneo fiscale e abbiamo riformato le aliquote Irpef, ed è l’inizio di un percorso che vedrà la detassazione dei premi di produzione. La riforma della giustizia è priorità, presto approveremo la separazione della carriere dei magistrati».

L’Italia ha la presidenza del G7. Qual è il primo obiettivo, considerato che ci sono due guerre in corso?
«Il primo obiettivo strategico è la pace, una pace giusta in Ucraina con il ritiro dei russi dai territori occupati. E poi un accordo a Gaza per avviare il processo politico che porterà a “due Stati per due popoli” che si riconoscano a vicenda e possano vivere in pace. Sono obiettivi a cui lavoriamo con forza».

Qual è il suo obiettivo minimo per le Europee?
«L’obiettivo l’ho dichiarato da tempo: è il 10%, per arrivare al 20% alle Politiche. Sembrava uno slogan quando lo lanciai a Paestum l’anno scorso, ma oggi è un obiettivo che per alcuni istituti demoscopici è già stato raggiunto».

Ministro, lei è in queste ore in Arabia Saudita, in un Paese che ha un peso diplomatico sempre maggiore nel Golfo, ma che non è certo un campione dei diritti umani. Quale può essere il ritorno in termini politici?
«L’Arabia Saudita è un Paese centrale nel Golfo, in Medio Oriente e in Africa. È un interlocutore fondamentale per costruire un progetto di pace nell’area più difficile del mondo. Non a caso sono per alcune ore a Riad, perché questi incontri con i ministri d’Europa e della regione possono essere determinanti per sbloccare il negoziato per il cessate il fuoco, per la liberazione degli ostaggi israeliani e per favorire l’immediato ingresso degli aiuti a Gaza».

Lei crede che una svolta verso la pace a Gaza sia possibile?
«Siamo in una fase di pressing sulle parti perché si raggiunga un’intesa. Nelle ultime ore molti ci dicono che il negoziato indiretto fra Israele ed Hamas potrebbe essere a un punto di svolta. Hamas ha ricevuto una proposta seria».

Il recente sequestro della Ariston Russia da parte del governo russo dimostra che i danni collaterali per l’economia italiana non sono pochi. Cosa sta facendo su questo?
«Su mio mandato il segretario generale della Farnesina ha convocato l’ambasciatore russo in Italia e gli ha contestato una decisione che riteniamo inaccettabile. Dobbiamo far capire alla Russia che danneggiare il lavoro italiano nel loro Paese è un danno a loro stessi, un danno che riduce ancora di più la loro credibilità nel mondo».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
🇺🇸🇮🇹🇪🇺