13 Novembre 2022

Tajani: «La Francia non scarichi i suoi problemi su di noi. Ora Bruxelles faccia un codice di condotta» – Intervista al “Corriere della Sera”

L’INTERVISTA AL MINISTRO TATANI «Su Ong e accoglienza deve muoversi Bruxelles»

L’Europa deve fare un «codice di condotta per le Ong» dice il ministro Tajani.
Tajani: soggetti privati non determinino la nostra politica.

Ministro Antonio Tajani, il governo riuscirà a ricucire lo strappo con la Francia?

«Noi sul tema migranti abbiamo posto un problema politico, non volevamo creare alcuna polemica. Da parte della Francia c’è stata una reazione sproporzionata, anche per questioni loro di politica interna. Vogliamo un’azione europea più forte, perché i settemila chilometri di costa italiana sono la frontiera Sud dell’Europa. Anche Manfred Weber, il presidente del Ppe, ci ha dato ragione».

Domani al Consiglio Ue dei ministri degli Esteri lei porterà un piano sull’accoglienza del migranti?

«È l’Europa che deve fare un piano, non l’Italia. Serve una scelta condivisa sul ricollocamento. Noi porremo il tema immigrazione con grande serenità e determinazione, perché il problema va avanti da anni e dobbiamo assolutamente risolverlo. Chiederò quale accordo dice che quelli italiani sono i porti dove devono sbarcare tutti i migranti. Non mi risulta che esista».

La proposta del governo?

«Bisogna impedire gli sbarchi e quando si prendono le barche dei trafficanti si distrugge il motore. Servono un vero Piano Marshall europeo per l’Africa e accordi con Libia, Tunisia, Marocco, Niger e altri Paesi del Sahel. Nel 2o5o gli africani saranno quasi tre miliardi. Il problema va risolto a monte affrontando i cambiamenti climatici, le malattie, la povertà, le guerre, il terrorismo».

Il caso della nave Ocean Viking con 234 migranti ha innescato un incidente diplomatico con il nostro principale alleato, che non avrebbe apprezzato la dichiarazione di Salvini, «l’aria è cambiata», e la sua, «la fermezza paga». L’Italia adesso è isolata in Europa?

«Non siamo affatto isolati. Germania e Lussemburgo rispetteranno i patti, come noi. E sono solidali anche Grecia, Malta e Cipro, che hanno firmato con l’Italia una dichiarazione congiunta dei ministri dell’Interno perché hanno lo stesso problema».

Eppure la Francia vi accusa di non aver manifestato solidarietà.

«Come si fa a dire a una Nazione che ha accolto 90 mila migranti dall’inizio dell’anno che non è umana? Il governo francese non scarichi su di noi i suoi problemi interni. L’Italia ha sempre fatto la sua parte, chiediamo che la faccia anche l’Europa. Noi siamo disposti ad accogliere, ma serve un cambio di passo da parte degli altri Stati membri. Nel caso della Turchia c’è stata una soluzione, ora si trovi anche per l’Italia».

A Parigi sostengono che «si è rotto il rapporto di fiducia». È preoccupato per le relazioni con la Francia?

«Non vogliamo fare polemica con la Francia, non li abbiamo danneggiati e siamo stati sempre corretti. Ma noi, con un confronto sereno, dobbiamo difendere le ragioni dell’Italia. Non può passare il principio che le Ong si mettono d’accordo e prendono a bordo i migranti».

Le Ong smentiscono di essere un fattore di attrazione.

«Non lo dice il governo italiano, ma un rapporto dell’agenzia europea Frontex in cui è scritto che le Ong si danno appuntamento con gli scafisti in mezzo al Mediterraneo. Non è che fanno salvataggi di naufraghi, li fanno salire a bordo e li scaricano da noi, con finalità che non riusciamo a capire».

Ha ragioni politiche il braccio di ferro con le Ong?

«Semmai da parte loro. Su questo tema non c’è destra, sinistra o centro, ci sono regole da rispettare. Noi chiediamo più Europa, chiediamo che la Commissione Ue faccia un codice di condotta per le Ong».

Tornerete ai decreti Salvini, alle multe e al sequestro delle navi non in regola?

«Noi non vogliamo che soggetti privati determinino la politica migratoria e di asilo tra gli Stati membri».

Ha sbagliato Parigi ad accusare l’Italia di aver violato le regole europee?

«Noi abbiamo rispettato le regole e mantenuto gli impegni, mentre altri no. Poniamo un problema che riguarda il ricollocamento. Tredici Paesi Ue si sono impegnati a ricollocare 8 mila delle 90 mila persone arrivate nel 2022 e lo sa quante ne sono state ricollocate? Lo 0,13%, cioè 117».

Ci saranno ritorsioni francesi sul Pnrr?

«Non vedo quale ritorsione potrebbe mai fare la Francia».

La premier martedì ha ringraziato il governo Macron dopo 8 ore di silenzio, in cui la notizia che avrebbero fatto attraccare la Ocean Viking «non era stata smentita». Cosa è successo in quelle ore tra Palazzo Chigi, Farnesina ed Eliseo?

«Lunedì la presidente Meloni e il presidente Macron avevano avuto un colloquio a Sharm, la sera dopo Palazzo Chigi ha espresso soddisfazione con una nota. Fine. Io ero in visita ufficiale con il presidente Mattarella e in quelle ore abbiamo anche risolto il caso di Alessia Piperno. Non c’è nulla di cui dobbiamo giustificarci».

Come interpreta le parole di Mattarella sulla necessità di mantenere la coesione del Paese e della Ue?

«Il presidente ha detto una cosa sacrosanta. Sull’immigrazione bisogna trovare una soluzione europea e intervenire in Africa. Lo stesso ha detto papa Francesco».

Berlusconi li avrebbe accolti tutti, i migranti della Ocean Viking…

«Parliamo della ricostruzione di una cena. Noi comunque, a proposito di solidarietà, quel giorno ne abbiamo accolti 600».

II ritiro della Russia da Kherson avvicina la pace?

«Mi auguro si possa compiere qualche ulteriore passo in avanti anche con l’intervento di Stati Uniti, Cina e Turchia. Spero che tutti spingano in direzione di un negoziato, ma deve essere una pace giusta. L’offensiva russa deve cessare e va salvaguardata l’indipendenza dell’Ucraina».

La missione di Meloni a Kiev è imminente?

«Vediamo, dipende dalla situazione militare. Deciderà la premier, con Zelensky, se andare a Kiev e quando».

Di Maio può diventare inviato speciale Ue nel Golfo?

«Di Maio mi ha chiamato e mi ha detto di essere nella terna, ma non è il candidato del governo italiano. La decisione spetta all’alto rappresentante Ue Josep Borrel».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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