6 Febbraio 2023

Tajani: «L’attacco è alle istituzioni ma ora chiudiamo il caso. I problemi sono altri» – Intervista al “Corriere della Sera”

ROMA L’ultimo segnale di allarme gli è appena arrivato dalla Farnesina: «Dopo quelle di sabato a Bogotà, ora mi comunicano che ci sono scritte all’ambasciata italiana in Bulgaria contro il 41 bis». E Antonio Tajani, ministro degli Esteri e vicepremier in rappresentanza di Forza Italia, non vuole «né drammatizzare ma neanche sottovalutare i pericoli: c’è un attacco allo Stato. Se viene indicato addirittura il presidente Mattarella come nemico da questi gruppi, è chiaro che non si tratta di una parte o dell’altra che viene presa di mira, ma che la minaccia è alle istituzioni democratiche: forze dell’ordine, sedi diplomatiche, politiche, in Italia e all’estero. Ma noi non ci faremo ricattare: non cambieremo il 41 bis, pur sostenendo l’azione del ministro della Giustizia Nordio quando si occupa anche della salute di chi è sottoposto a regime carcerario».

Quindi lei condivide la lettera al «Corriere» della premier Meloni sul caso Cospito, con l’appello all’unità ma anche la difesa di Donzelli e Delmastro e le accuse al Pd?

«Concordo che si debba tutti abbassare i toni, i problemi degli italiani sono altri e quelli dobbiamo affrontare. Noi comunque i toni non li abbiamo mai alzati».

Chi li ha alzati? ll Pd, Fdl?

«Il governo non ha avuto ruolo in questa vicenda, non c’è stata azione dell’esecutivo che abbia portato a un “caso Cospito”, ma uno scontro tra parlamentari sul tema del 41 bis che ha coinvolto due partiti. Scontro molto enfatizzato peraltro».

Si ma chi ha ragione?

«Nel merito, c’è un Giurì d’onore che alla Camera si esprimerà su questo caso: affidiamoci alle istituzioni e chiudiamo questa vicenda. Il Paese ha bisogno di altro. Di grandi riforme, per ripartire e non perdere l’occasione di rilanciarsi: la situazione economica è migliore di quello che inizialmente si prevedeva, adesso non bisogna perdere tempo. Questo deve essere l’anno delle riforme, quello in cui si impostano e il più possibile si portano a termine».

Di quali riforme parla?

«Autonomia, presidenzialismo, giustizia, Fisco, burocrazia, Roma Capitale. Sono essenziali per spingere il Paese, assieme naturalmente al lavoro che va fatto su energia e immigrazione, che sono in cima ai nostri prossimi impegni».

Ma le riforme si possono fare in un clima incandescente? Non è troppo «muscolare» il governo?

«Non siamo “muscolari”, affrontiamo i problemi con decisione. Lo abbiamo fatto con i rave, con le crisi internazionali – ricordo che siamo riusciti a riportare in Italia una nostra concittadina arrestata in Iran in tempi brevissimi -, con l’arresto di Matteo Messina Denaro. Lo facciamo con le nostre missioni all’estero per affrontare i temi dell’approvvigionamento dell’energia e del contrasto all’immigrazione clandestina, io a questo proposito proprio oggi vedrò la ministra degli Esteri libica per consegnare la prima di cinque motovedette. Allo stesso tempo abbiamo ottenuto di organizzare qui, a Roma, un importantissimo evento della Fao sull’alimentazione, The Un Food System Summit, in luglio, al quale abbiamo invitato decine di capi di Stato e di governo, che ci permetterà di affrontare temi cruciali come quello dell’Africa, dei sistemi agricoli sostenibili, che riteniamo decisivi per gli equilibri politici ed economici».

Si ma le riforme le farete con «decisione» o con l’opposizione?

«Siamo assolutamente aperti al dibattito e alla collaborazione. Lo abbiamo fatto fra di noi, arrivando a un testo condiviso sull’Autonomia che ci vede tutti d’accordo grazie anche alla collaborazione di tre ministri dei tre partiti, Casellati, Fitto e Calderoli. Siamo pronti a farlo con l’opposizione su tutto. Sulla giustizia, c’è già un dialogo importante con Iv e Azione. Sul presidenzialismo siamo aperti a varie soluzioni, non ci blindiamo. Ma una cosa deve essere chiara: non accetteremo veti pregiudiziali».

La prossima settimana si vota in Lombardia e Lazio: che peso avrà il risultato?

«È un voto importante non solo per le due regioni, ma anche per il governo, perché vincere e bene sarebbe un termometro importante per capire se l’azione dell’esecutivo è appoggiata dagli italiani».

Se ci sarà un rafforzamento di Fdl e un indebolimento di FI e Lega, teme contraccolpi nella coalizione?

«Io non credo che ci si discosterà molto dal voto delle Politiche e credo che FI farà bene, ma un risultato della coalizione deve darci forza e farci proseguire sulla nostra strada. Siamo qui per fare il bene degli italiani e realizzare il nostro programma, non per le percentuali».

Sullo sfondo resta un quadro internazionale instabile: la guerra in Ucraina, ora la crisi Usa-Cina per il pallone aerostatico. È preoccupato?

«Dico chiaramente che sostengo l’azione degli Usa: è stato giusto, dopo aver riflettuto e valutato, abbattere il pallone aerostatico in condizioni di massima sicurezza».

Ma che conseguenze può avere questo episodio?

«Noi ci auguriamo che sia solo una battuta d’arresto nel dialogo che si stava riaprendo tra le due superpotenze. Perché entrambi i Paesi non solo sono determinanti per una soluzione diplomatica in Ucraina, ma per affrontare tutti i dossier internazionali che sono sul tavolo. In questo momento è difficile arrivare a un cessate il fuoco, ma si deve sostenere l’azione delle Nazioni Unite per creare una zona franca attorno alla centrale di Zaporizhzhia per scongiurare qualsiasi rischio di catastrofe nucleare».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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