18 Novembre 2022

Tajani: “Le regole sui profughi sono superate. L’Ue dia cento miliardi all’Africa” – Intervista a “La Stampa”

«Servono 100 miliardi per aiutare l’Africa» Il ministro degli Esteri Tajani chiede all’Ue nuove regole sui migranti.

«Il trattato di Dublino appare superato». E propone di stanziare 100 miliardi di fondi europei per il sostegno al Nord Africa.

II ministro degli Esteri: «Nessun incidente diplomatico, la questione Francia è chiusa»

Forza Italia leale al governo ma con la sua identità. Ci sarà un taglio del cuneo fiscale.

«Sono federalista, voglio gli Stati uniti d’Europa e anche la riforma del voto a maggioranza»

 

Ministro Tajani, era il caso di far scoppiare un incidente diplomatico con un alleato strategico come la Francia in un momento così delicato?

«L’Italia non ha creato nessun incidente diplomatico, né con la Germania prima né con la Francia poi. Abbiamo posto un problema di rispetto delle regole. L’immigrazione si può risolvere solo a livello europeo. Ci sono due fronti: i Balcani e il Nordafrica».

Lei e il presidente Mattarella siete al lavoro per spegnere le polemiche alimentate anche da qualche esponente della maggioranza?

«Il presidente Mattarella svolge il suo ruolo e io svolgo il mio di ministro. Non c’è niente di anomalo. Ma la questione con la Francia è chiusa».

Cosa si può fare?

«Il trattato di Dublino appare superato. Quindi bisogna trovare in fretta nuove regole, per coniugare accoglienza e difesa dei confini europei. L’ho detto ai miei colleghi dell’Ue l’altro giorno a Bruxelles».

Cosa le hanno risposto?

«Io non ho detto la Germania ne deve accogliere mille, il Belgio 200 e Cipro 50, io ho posto una questione strategica. E dobbiamo accelerare».

Quale strategia immagina?

«Mentre cerchiamo di risolvere il problema dei 90 mila migranti che sono arrivati in Italia, non dobbiamo perdere di vista la questione più ampia: la stabilità dei Balcani e dell’Africa. Le previsioni dicono che gli africani saranno tre miliardi nel 2050 e bisogna far in modo che le condizioni materiali migliorino. Perché è ovvio che chi non ha da mangiare scappa da un’altra parte».

Misure concrete?

«L’Europa deve mettere almeno 100 miliardi, da spendere con una strategia. L’Italia deve assumere un ruolo decisivo in questo e rafforzare la nostra presenza in Nordafrica, Balcani e Sudamerica».

L’Italia è isolata in Europa?

«Gli incontri che ho avuto dimostrano il contrario. E Bali è una prova che non è vero».

Il bilaterale di Meloni con Xi Jinping ha rimesso al centro il tema della Via della Seta, il piano resta congelato?

«Io ho sempre avuto dei dubbi. Dopodiché la Cina è un interlocutore, ma anche un concorrente. Ci sono divergenze di vedute sui diritti umani e sul commercio, ma i cinesi non sono nemici».

L’Italia appare legata come mai agli Stati Uniti. È così?

«Con il segretario di Stato Antony Blinken ho avuto un incontro lungo e molto positivo, persino affettuoso. E quello di Biden con Meloni mi è sembrato ottimo. Ho trovato solo aperture verso questo governo».

Come avete gestito la crisi del missile caduto in Polonia?

«Abbiamo dimostrato di avere i nervi saldi. Siamo stati in contatto con tutti, ma non abbiamo fatto dichiarazioni e commenti fino a che non si è chiarita la vicenda».

La pace è più vicina?

«È tutto in mano alla Russia, se decide di fare una de-escalation, allora si può invitare l’Ucraina a sedersi intorno a un tavolo. Tutti vogliamo la pace, ma non c’è pace senza giustizia. Questa è la linea italiana».

Ci sono degli spiragli positivi?

«Non li vedo. Siamo lontani dalla pace. La situazione sembrava meno tesa, ma i russi hanno di nuovo gettato benzina sul fuoco. Dopo l’incontro tra russi e americani, alcuni messaggi della Casa Bianca, Putin ha deciso di lanciare centinaia di missili contro le città, anche in queste ore. In tempi brevi non vedo soluzioni positive».

Il dibattito sull’invio di armi arriverà in Parlamento, come chiede il M5S?

«Non abbiamo nessun problema nel coinvolgere il parlamento, ma l’invio è autorizzato fino alla fine dell’anno».

Confindustria chiede maggiore coraggio sul taglio del cuneo fiscale.

«Stamattina (ieri ndr) ho incontrato Bonomi e gli ho detto che noi pensiamo a famiglie e imprese. Ci sarà un taglio del cuneo fiscale, credo che siano soddisfatti».

Secondo The Spectator Berlusconi vorrebbe andare a Mosca da Putin.

«Falso. Non si va a Mosca così liberamente. Io in passato avevo detto che Silvio Berlusconi e Angela Merkel sarebbero stati dei buoni mediatori, magari in ambito Onu, vista la loro conoscenza personale con Putin pur in una chiara collocazione atlantica. Ma questa proposta ormai è superata dai fatti».

Insomma, non è come Salvini che preparava il viaggio a Mosca?

«Ma no. Berlusconi è uno statista, non è che prende l’aereo e parte così. Non è il suo modo di fare».

Cosa c’entra Tajani in un governo nazionalista?

«Non è questione di nazionalismo. Più Italia in Europa vuol dire contare di più».

Ci faccia un esempio?

«Ho rafforzato la presenza di diplomatici italiani a Bruxelles. Lì si giocano partite decisive, come il Nutriscore o il packaging. Gli altri Paesi lo fanno da tempo, adesso tocca anche a noi».

La sua idea di Europa è diversa da quella della premier?

«Io sono federalista, voglio gli Stati uniti d’Europa. Voglio la riforma del voto a maggioranza».

Meloni no.

«Questa è la mia scelta da sempre, non quella del governo».

Il governo è partito con qualche intoppo?

«Il governo è partito bene, concentrato su famiglie e imprese».

Sui rave, vaccini, tetto al contante e migranti, i dietrofront sono stati molti.

«Nel Consiglio dei ministri si discute, non è che Meloni decide da sola».

Forza Italia si sente a suo agio?

«Forza Italia ha la sua identità, siamo coerenti e leali».

Sui vaccini avete una linea diversa da FdI

«Ho chiesto rassicurazioni e le ho ottenute. Un sottosegretario non è il presidente del Consiglio».

Tajani e Ronzulli: ci sono due Forza Italia?

«C’è solo un capo: Silvio Berlusconi».

Alcuni dirigenti hanno detto che lei ha troppe cariche.

«Faccio quello che decide Berlusconi».

Cosa andrete a fare in Kosovo e Serbia martedì prossimo?

«Ho già parlato con i due presidenti. Andiamo a dare una presenza fisica del governo, per dire che l’Italia c’è e può svolgere un ruolo di pacificazione. Abbiamo molto interessi, la stabilità è fondamentale. La presenza dei nostri militari è uno strumento di politica estera».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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