29 Dicembre 2023

Tajani: «Noi divisi? No, si discute. La trattativa è stata dura però ha vinto il buonsenso» – Intervista al “Corriere della Sera”

Alla fine il decreto ad hoc sul Superbonus c’è stato. Antonio Tajani chi ha vinto e chi ha perso nella trattativa?

«Ha vinto il buonsenso e la ragionevolezza. Noi di Forza Italia siamo molto soddisfatti. Avevamo chiesto una sorta di sanatoria per evitare che cittadini perbene e imprese dovessero restituire i soldi e c’è stata. Ma nessuno ha perso».

La trattativa però c’è stata.

«Sì, è stata una trattativa dura. Ma ci siamo visti in preconsiglio con il ministro Giorgetti e il sottosegretario di Stato Mantovano e c’è stata comprensione».

Comprensione?

«Abbiamo condiviso il principio. Tant’è che in Consiglio dei ministri il provvedimento è arrivato all’unanimità. Io sono contrario alle liti».

I retroscena parlano di maggioranza divisa…

«Chi l’ha detto? La maggioranza è coesa. Poi certo si discute. In Consiglio dei ministri ci si vede per questo. Altrimenti ci scambieremmo delle e-mail».

Però per il ministro Giorgetti il Superbonus era stato un regalo ai truffatori con «effetti radioattivi». Invece?

«Ma questo è diverso. Il Superbonus è stato gestito malissimo dal governo Conte. Non si sono fatti i controlli e tanta gente si è presa i soldi senza aver fatto i lavori. E ha creato un buco nei conti dello Stato. Che c’entra con la misura approvata adesso? Qui parliamo di cittadini perbene e imprese oneste».

Come si stabilisce?

«Sono i cittadini che i lavori li hanno fatti, ma non li hanno potuti finire e rischiavano di dover restituire i soldi. Le truffe non dovranno esserci. Noi faremo i controlli».

Ma ci sarà una sanatoria. In cosa consiste?

«Per le famiglie più deboli e per coloro che hanno difficoltà economiche lo Stato pagherà la differenza tra il 70% e il 110%, perché i lavori si potranno continuare sempre con il bonus del 70%. Abbiamo dato un aiuto alle imprese che così non rischiano di fallire e un aiuto soprattutto alle famiglie e ai cittadini più deboli che potranno veder concludere i lavori di ristrutturazione senza dover spendere altri soldi perché magari non hanno possibilità di farlo. Chi ha superato il 30% dei lavori svolti, se non li dovesse avere conclusi non dovrà pagare nulla anche per eventuali omissioni».

Dopo i finanziamenti saranno differenti in base al reddito?

«Sì, lo Stato aiuterà i meno abbienti, pagando appunto la differenza tra il 70 e il 110%: ma è giusto per l’anziano pensionato della periferia urbana che rischiava di dover pagare lui per i lavori della facciata della palazzina. Non per chi ha magari ha di più di una casa e un reddito adeguato».

Ci sarà un fondo ad hoc?

«C’è già. È quello per le persone disagiate. Verrà rimpinguato per sostenere chi ha l’Isee più basso».

Di questo provvedimento FI ha fatto una bandiera. All’avvicinarsi delle Europee cercate di diversificarvi all’interno della maggioranza?

«Siamo diversi. Ciascuno ha la sua identità. Siamo al governo con un programma comune. Poi alle elezioni europee apparteniamo a famiglie diverse. Ma non ci faremo la guerra. Pescheremo voti nella grande famiglia dell’astensione».

Con Noi Moderati avete iniziato un percorso comune?

«È nata una federazione tra i gruppi in Regione Lazio. È un primo passo. Siamo pronti ad accordi elettorali. Abbiamo gli stessi valori: cattolici, liberali, garantisti. Sempre con il nostro simbolo».

Lei si candiderà?

«Sono stato eletto 5 volte e sono ineleggibile. Ma se il mio partito me lo chiederà sono pronto».

Nel simbolo ci sarà ancora scritto Berlusconi?

«Certo. Resta il nostro pilastro».

Da quando non c’è più sono state varate leggi che avrebbe voluto. Come mai? Fdl con il ministro Nordio è più garantista?

«Il centrodestra è sempre stato garantista. Ho grande considerazione del ministro Nordio. Berlusconi diede il consenso alla sua nomina. E il riscontro è positivo».

La Fnsi ha protestato contro la legge «bavaglio» che vieta di pubblicare le ordinanze di custodia cautelare con le intercettazioni contenute. La giudica garantista?

«Sono sempre stato contro le strumentalizzazioni degli atti giudiziari. Ci sono persone assolte dopo essere finite su tutti i giornali».

Oggi tutti sanno che il figlio di Verdini è ai domiciliari. Ma valutare il contenuto delle accuse non aiuterebbe a tutelare anche l’indagato?

«Non tocca a me stabilire se qualcuno è colpevole o innocente. Ma la patria di Beccaria deve essere garantista».

Hezbollah dice che siamo nella «coalizione del Male».

«Noi siamo nella coalizione del Bene. Difendiamo la pace e la libertà. Nel Mar Rosso la libertà di navigazione. Difendiamo il diritto di esistere di Israele e della Palestina. E in Ucraina il diritto di un popolo a difendersi».

Con l’avvicinarsi delle elezioni Ue potrebbe diminuire il nostro sostegno a Kiev?

«Continueremo sempre a dare sostegno all’Ucraina. Non siamo in guerra con i russi. Difendiamo i diritti di un popolo invaso».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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