8 Aprile 2022

Tajani: “Non vogliamo far cadere il governo ma niente fiducia” – Intervista a “La Stampa”

Il coordinatore di Fi: “Non ci sono solo Pd e M5S sul catasto attenti a non bloccare il mercato”

Sono giornate frenetiche per Antonio Tajani. Il coordinatore di Forza Italia sta ultimando i preparativi della convention che si apre oggi a Roma, che segna, nelle intenzioni, il ritorno alla centralità del partito e quella del suo leader, Silvio Berlusconi. A distrane Tajani dall’evento, però, c’è l’attualità: lo strappo sulla delega fiscale.

Tajani, volete far cadere il governo?

«Assolutamente no. Ma questo non è un governo Pd-Cinque Stelle e noi abbiamo dei pilastri della nostra identità da difendere. Abbiamo chiesto un incontro a Draghi per trovare una soluzione. Vogliamo una riforma del catasto che non faccia aumentare le tasse né oggi né nel 2026. È giusto far emergere il sommerso, i cosiddetti immobili fantasma».

Enrico Letta vi accusa di “terrorismo comunicativo”.

«Altro che terrorismo. Difendiamo la casa degli italiani chiedendo di non infilare le mani nelle tasche dei cittadini. È il Pd a pensare alla patrimoniale».

Sul catasto state lanciando ultimatum: come se ne esce?

«Correggendo il comma dove si equipara il reddito al valore di mercato. Perché questo fa aumentare le tasse e blocca il mercato immobiliare».

Se il governo mettesse la fiducia?

«Sarebbe un errore grave».

Draghi ha detto che potrebbe succedere.

«Chiediamo a Draghi di non mettere la fiducia sulla parte della delega fiscale che riguarda il catasto».

Il resto della delega va bene?

«Ci sono altre cose migliorative, come Irpef e Flat tax, ma quella decisiva è il catasto».

Draghi le sembra disposto a trattare? «Quando finisce 23 a 23 in commissione vuol dire che nella maggioranza c’è un problema e bisogna parlarsi».

Siete pronti ad andare fino in fondo come dice la Lega?

«Su casa e giustizia, non faremo passi indietro. Ma si può trovare un accordo: non si metta la fiducia o si stralci l’articolo sul catasto»

Salvini ha chiesto di incontrare Mattarella, lo avete deciso insieme?

«Abbiamo deciso di incontrare Draghi. Poi potremmo andare da Mattarella per dire che non abbiamo intenzione di far cadere il governo».

Siete pronti a rompere anche sulla giustizia?

«Sì, chiediamo tre cose: no alle porte girevoli, no al sistema elettorale correntizio nel Csm e separazione delle funzioni, entro i primi cinque anni il magistrato può cambiare una volta».

Su questo c’è un referendum, non ci credete?

«Non sappiamo se ci sarà il quorum, mi auguro di sì, ma intanto facciamo la riforma in parlamento».

Anche su questo il governo sarebbe orientato a mettere la fiducia.

«Draghi, al termine del Consiglio dei ministri quando venne presentata la proposta di riforma, ha assicurato che non ci sarebbe statala fiducia».

Parte della magistratura sta facendo pressioni?

«Qualche nostalgico del vecchio sistema si sta muovendo».

La ministra Cartabia sta subendo pressioni?

«È una persona corretta, sono sicuro che voglia arrivare a un accordo. Il ministro giocherà un ruolo chiave».

Al Parlamento europeo avete votato una risoluzione per chiedere l’embargo totale. Quindi aveva ragione Letta a proporlo?

«La scelta deve essere europea. Ma dobbiamo guardare anche a cittadini e imprese, altrimenti perdiamo l’appoggio dell’opinione pubblica».

Cosa rappresenta per Forza Italia la convention che si apre oggi a Roma?

«Vogliamo ribadire la nostra centralità politica, ci sarà il mondo produttivo, i sindacati. Il fatto che tutti vengano a parlare con noi è un segnale importante».

Forza Italia non si scioglie?

«Assolutamente no. Senza di noi non c’è il centrodestra»

Ci sarà anche Berlusconi.

«La sua presenza sarà la conferma della sua centralità».

Condannerà Putin?

«Ha votato le risoluzioni di condanna al Parlamento europeo, ha fatto dichiarazioni di sostegno alla Nato e nel discorso immagino ribadirà queste posizioni chiare».

Vedremo presto la federazione con la Lega?

«No. Siamo il centro del centrodestra, facciamo molte battaglie con la Lega, ma siamo una cosa diversa».

Meloni lo dice quasi ogni giorno: il vero centrodestra è Fratelli d’Italia.

«Gli attacchi non ci toccano un granché».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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