15 Settembre 2024

Tajani: “Non voteremo mai gli extraprofitti. Su Ius Scholae e Rai andiamo avanti” – Intervista a “La Stampa”

Antonio Tajani risponde dalla Sardegna e legge i dati dei sondaggi: «Forza Italia è in crescita continua, secondo Techné siamo il terzo partito italiano, davanti al M5S». Euforia che arriva da una campagna acquisti permanente, dai parlamentari, l’ultimo è Enrico Costa di Azione, fino ai consiglieri comunali, «solo qui in Sardegna in 70 sono passati con noi». Da Roma (e Milano) però arrivano alcune ombre.

Antonio Tajani, il governo ha di nuovo in mente di tassare gli extraprofitti delle banche?

«A me non risulta. Giorgetti ha negato anche recentemente di voler fare un intervento di questo tipo e non mi ha mai detto di aver cambiato idea».

All’Ecofin di Budapest è emerso che il tema tornerà sul tavolo e il Ministero dell’Economia si è detto interessato, voi cosa ne pensate?

«Non voteremo mai un provvedimento come quello presentato e poi modificato nell’estate del 2023, il sistema bancario ora è sano ma vanno tutelati i piccoli istituti. Il ministro Giorgetti ha escluso questa ipotesi. E ovvio che le banche debbano contribuire al rientro del debito pubblico, ma non con una tassa di quel tipo».

Questa battaglia è una richiesta della famiglia Berlusconi?

«Assolutamente no. I fratelli Berlusconi sono amici con i quali parlo spesso e sono i figli del nostro fondatore, ma il partito decide autonomamente. Sugli extraprofitti abbiamo fatto, la scorsa estate, una nostra battaglia della quale non avevo nemmeno parlato con Marina Berlusconi. Lei soltanto dopo ha detto di essere contraria a quel decreto, parlando come imprenditrice».

Sapeva dell’incontro tra Marina Berlusconi e Mario Draghi?

«Si tratta del capo di una grande azienda che incontra l’autore di un importante documento sulla competitività, non mi sembra sia una grande notizia. Draghi, immagino, farà vari incontri di questo tipo. Nessuno si deve preoccupare».

Nemmeno Giorgia Meloni? In molti dicono che la famiglia sia scontenta del governo.

«Non è così, le assicuro. Parlo spesso con loro e non ho mai ascoltato una parola contro Giorgia Meloni. D’altronde una grande impresa ha una naturale propensione alla stabilità politica. Cosa altro vorrebbero fare?».

La presidente Christine Lagarde, dopo le sue critiche, ha ribadito l’indipendenza della Bce, davanti alle pressioni politiche.

«Nessuna la mette in discussione. Io ho fatto delle critiche legittime in pubblico, ma non ho mai interferito, né parlato con un solo membro della Bce. Dico solo che Lagarde riferisce al Parlamento europeo, perché indipendenza non vuol dire che si può agire senza essere messi in discussione».

Sullo Ius Scholae avete fatto marcia indietro?

«Nelle cose in cui credo non faccio marcia indietro. Siamo un partito serio».

Alla Camera è stato presentato un emendamento di Azione che introduceva la cittadinanza per i minori stranieri e voi di Forza Italia avete votato no.

«Quella era una provocazione, una riforma così importante non si introduce con un emendamento all’interno di un decreto che non ha nulla a che vedere con il tema della cittadinanza. I gruppi parlamentari di Forza Italia stanno lavorando a uno studio approfondito per arrivare a una proposta di legge organica che presenteremo ai nostri alleati».

Matteo Salvini però ha detto che non la voterà mai, Giorgia Meloni non è certo entusiasta di questa ipotesi: come pensa di convincerli?

«Ora c’è la manovra, ci sarà tempo di parlarne in maniera approfondita».

Maurizio Crozza la imita dicendo “sono diventato di sinistra da poco…” .

«Ma la cittadinanza non è un tema di sinistra. Le faccio un esempio: oggi ero a un incontro con la Coldiretti in Sardegna e mi hanno chiesto di andare avanti. La stessa cosa sostiene la Cisl. Non mi sembrano due organizzazioni di estrema sinistra. E una riforma di buon senso».

Salvini dice che o si rispetta il programma di coalizione, oppure il governo rischia.

«Nel programma del centrodestra, al punto numero 6, si parla di integrazione e inclusione sodale degli immigrati regolari».

L’ex governatore ligure Giovanni Toti ha detto di essersi sentito abbandonato da alcuni alleati, si sente chiamato in causa?

«Io l’ho sempre difeso, noi poi non facevamo parte della sua giunta, quindi non so con chi ce l’avesse».

Perché non riuscite a nominare i nuovi vertici della Rai?

«Ogni volta è stato così, non ci sono problemi particolari».

Avete rinunciato a indicare Simona Agnes presidente?

«No. Per noi la sua resta l’unica candidatura e non solo per il nome che porta, ma per il grande lavoro che ha svolto».

Giorgia Meloni le ha chiesto di fare un’altra proposta?

«Mai».

Non ci sono i voti delle opposizioni.

«Intanto si nomina il consiglio d’amministrazione. Forza Italia dopo la nomina dei vertici è pronta a discutere della riforma della Rai, ne parleremo con i nostri alleati ma intanto il Cda deve essere eletto con le regole attuali. E poi decideremo il presidente. Lei è il nome su cui puntiamo».

Puntate anche su Giampaolo Rossi come ad?

«Rossi è un bravo dirigente, io non ho preclusioni nei confronti di nessuno».

Gennaro Sangiuliano ha fatto bene a dimettersi?

«Sicuramente ora potrà difendersi meglio. Mi è dispiaciuto perché era un collega che stava lavorando bene».

Cosa pensa della richiesta di condanna per Matteo Salvini nel processo Open Arms?

«Mi sembra una richiesta irragionevole. Matteo Salvini ha fatto il suo dovere di ministro dell’Interno per difendere la legalità. Chiedere 6 anni di carcere per questo motivo appare una scelta irragionevole e per giunta senza vero fondamento giuridico».

Il presidente ucraino Zelensky insiste nel chiedere il via libera per colpire le basi in territorio dalle quali partono gli attacchi russi. Qual è l’opinione del governo italiano?

«Io capisco perfettamente quello che dice Zelensky, ma la posizione italiana non cambia: le nostri armi non devono servire per attaccare la Russia. Oggi con i ministri degli Esteri del G7 abbiamo chiesto all’Iran di non fornire missili balistici alla Russia. Dobbiamo fermare la guerra della Russia, non continuare ad alimentarla».

Le elezioni americane saranno un momento di svolta per la guerra in Ucraina?

«Non sono un politologo e non faccio nemmeno più il giornalista, ma sono sicuro che gli Stati Uniti continueranno ad essere impegnati per l’Ucraina».

Tra Donald Trump e Kamala Harris a chi vanno le sue simpatie?

«Agli Stati Uniti d’America. Vinca il migliore».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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