29 Marzo 2021

«Troppe polemiche. Ora proposte concrete e vera collaborazione» – Intervista a ‘Il Corriere della Sera’

È il momento «del buonsenso, quello che noi abbiamo sempre dimostrato». E dunque da Forza Italia – assicura il vice presidente e coordinatore Antonio Tajani – non arriveranno «polemiche: ce ne sono già troppe», ma proposte: «Alcune, concrete, sono state già accolte – a partire dal piano vaccinale che in buona parte ricalca il nostro, e ancora l’obbligo vaccinale e lo scudo penale per i sanitari –, altre ci batteremo perché siano sostenute da tutti. Uno scostamento di bilancio da 20 miliardi ogni mese per sostenere le categorie più colpite, fino a quando la pandemia non mollerà la presa; un Recovery che sia flessibile, a livello europeo; l’approvazione delle tre grandi riforme che l’Europa ci chiede, ovvero fisco, pubblica amministrazione e, come ha ricordato Berlusconi, giustizia».

Oggi il tema che divide, però, è quello dei tempi delle riaperture: entro aprile, dice Salvini, lasciamo parlare i dati, ribatte Draghi. Voi da che parte state?
«Qui non si tratta di scegliere. Non siamo mai stati né aperturisti a oltranza né allarmisti. Personalmente, avrei preferito che rimanessero anche le zone gialle, sia per dare il segnale che le cose migliorano se i dati ci dicono questo, sia per evitare che la gente senta i divieti troppo rigidi rispetto alla situazione e in qualche modo sia portata a violarli. Poi il problema è più di merito».

Quale?
«Il punto non è aprire o chiudere, fermo restando che a Pasqua è comprensibile una zona rossa nazionale, ma cosa e perché. Se restano chiusi centri sportivi e bar, si rischia che la gente si assembri in luoghi diversi e incontrollati anziché in altri dove le regole sono rigorose e vengono fatte rispettare. Tutto deve avere una logica per funzionare, non servono slogan».

Quello di Salvini è uno slogan o no?
«Molti partiti in questa fase sembrano voler piantare bandierine come fossimo in campagna elettorale, ma non è questo il tempo. Questo è tempo di pensare al bene comune insieme, non di raccogliere consensi di parte. Lo diciamo noi che non abbiamo dubbi da che parte stare e dove saremo: nel centrodestra. E lo diciamo a tutti, soprattutto al Pd che in questa fase mi pare impegnato in troppe polemiche».

Al Pd che cosa chiedete?
«Che non si muova assieme al M5S come se questo governo fosse roba loro o comunque da loro egemonizzato: l’esecutivo Draghi esiste perché ci siamo tutti. Quindi bisogna collaborare, non vivere in perenne sfida. A partire dalle riforme che l’Europa ci chiede. Vogliamo risposte: ci stanno a riformare il fisco, la pubblica amministrazione, la giustizia? Sono d’accordo con noi su una web tax? Parliamo delle cose da fare, non facciamo campagna elettorale».

Voi invece dal governo cosa vi aspettate?
«Uno scostamento di 20 miliardi al mese fino a quando servirà, immaginiamo servano almeno un’ottantina di miliardi. Perché le categorie che devono avere pronto e serio ristoro subito sono le piccole e medie imprese soprattutto della ristorazione, le società e imprese che operano nello sport, nel made in Italy, nel turismo e nell’agricoltura. Qui ci sono i bisogni più immediati. Poi, si deve cominciare a programmare il futuro e proponiamo che, come per il rientro dal debito, si adotti flessibilità anche sulle misure del Recovery Plan: dobbiamo presentarlo, ma può essere che la pandemia imponga dei cambi di passo. Dobbiamo chiedere all’Europa che siano permessi, pérché tutto è in evoluzione e quello che può avere un senso oggi potrebbe non averlo fra qualche mese».

Su questo siete d’accordo nel centrodestra? Sembrate divisi, dai candidati alle amministrative alla presidenza delle commissioni come il Copasir, conteso tra la Lega che lo presiede e FdI che ne pretende la guida…
«Non è così. Sulle amministrative saremo assieme come sempre, è il centrosinistra che si sta lacerando, a partire da Roma. Sulle commissioni, non c’è da discutere: siano i presidenti di Camera e Senato a interpretare la legge sull’unica commissione su cui esiste materia per contendere il Copasir e noi ci adegueremo».

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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