16 Giugno 2022

«Vinciamo solo se siamo uniti. Leadership? Non è automatico che vada a chi avrà più voti» – Intervista a “Il Mattino”

Categorie: Interviste

«Non entro nelle questioni interne alle altre forze politiche», avverte Antonio Tajani. «Ma se c’è un dato che emerge dal risultato del voto nei Comuni di domenica scorsa è che laddove si presenta unito il centrodestra vince, aggiunge il coordinatore unico di Forza Italia. Su questa strada bisognerà continuare a lavorare per smussare gli angoli e arrivare all’appuntamento elettorale del 2023 con una proposta organica dell’intera coalizione. Soltanto in questa maniera si potrà raggiungere l’obiettivo del governo del Paese. Mettere oggi in pericolo l’azione dell’esecutivo mi pare da irresponsabili».

Tajani ha appena annunciato l’adesione di Flavio Tosi a Forza Italia.

«È stato il primo ad accogliere l’appello lanciato da Silvia Berlusconi, ora Forza Italia a Verona rappresenta il 24% e con tutte le sue liste civiche è pronta a apparentarsi, a sedersi attorno al tavolo per permettere il successo del centrodestra e a far eleggere sindaco Federico Sboarina al ballottaggio di domenica 26 giugno che Io vedrà contrapporsi al candidato del centrosinistra Damiano Tommasi»

Tajani, nel ricevere la tessera di Fi, Tosi ha voluto sottolineare che “Nel centrodestra c’è un’anima populista e un’altra pragmatica, liberale, con cultura di governo, che non urla: io faccio parte di questa seconda, cioè di Forza Italia, unica forza così nella coalizione”.In questo modo ha tratteggiato la geografia politica del centrodestra, le due parti – Forza Italia da un lato e Lega e Fratelli d’Italia dall’altro – da far coesistere. Un’operazione complicata?

«Guardi, l’iscrizione di Tosi a Forza Italia giunge al termine di un processo di consapevolezza da lui compiuto negli anni. Nelle sue dichiarazioni appare evidente il profilo che Forza Italia ha assunto da tempo, cioè di un soggetto politico pragmatico e liberale la cui funzione è decisiva per l’equilibrio stesso dei governo di Mario Draghi. A questo ruolo noi rimaniamo saldamente ancorati e intendiamo promuoverlo fino in fondo, consci che di un contributo del genere l’Italia ha bisogno. Le consultazioni di domenica scorsa hanno rappresentato una sorta di primarie di coalizione e nei maggiori centri dove si è votato, Genova e Palermo, Forza Italia ha colto il successo. Ora è da costruire lo schieramento per il ballottaggio e l’ingresso di Tosi in Forza Italia costituisce un passo importante. Poi ci occuperemo delle prossime scadenze».

Intanto la preoccupano le parole di Matteo Salvini? Il leader della Lega, nell’intervista di ieri al “Corriere della sera” ha lanciato una sorta di avvertimento al premier Mario Draghi, dichiarando di aspettarsi risposte entro l’estate da parte di un governo che apparirebbe sbilanciato a sinistra su troppi temi. Ha poi attenuato i toni chiarendo che non si tratta di un ultimatum, ma comunque ha fatto sapere che “torneremo sul pratone di Pontida il 18 settembre. Per quella data vogliamo risposte”.

Sono problemi che riguardano un partito che non è il mio e non mi sembra corretto commentare. Dico soltanto che mettere a rischio il governo sarebbe un atto irresponsabile. Ci sono argomenti che questo esecutivo è chiamato ad affrontare in una fase difficile e delicata non soltanto per l’Italia e non possiamo pregiudicare il percorso avviato”.

La Lega voterà gli emendamenti alla riforma della Giustizia proposta dal ministro Marta Cartabia.

«Noi di Forza Italia saremo leali sostenitori del governo, Abbiamo archiviato il progetto di Alfonso Bonafede mettendo al centro del processo il cittadino e non la pubblica accusa, trasformando l’amministrazione della giustizia in una Santa inquisizione. Andiamo avanti nel processo di riforma avviato dal ministro Cartabia».

Dunque nessuna esigenza di fare un tagliando al governo Draghi?

«Macché. Noi ci stiamo già facendo promotori di una serie di richieste che riguardano i temi dell’rpef, dell’aiuto ai ceti medi e del sostegno alle categorie produttive. Questo è un governo di unità nazionale, quando dopo le elezioni politiche dell’anno prossimo il centrodestra andrà al governo potremo definire l’attuazione di un nostro programma complessivo».

Allora si verificheranno anche la leadership nella coalizione di centrodestra? Giorgia Meloni ha avanzato la sua candidatura a premier in caso di vittoria del centrodestra.

«È presto per occuparci di quest’argomento, Il principio in base al quale chi prende più voti esprime il nome del presidente del Consiglio non va considerato una specie di automatismo, non significa nulla per il centrodestra chi arriva primo. Ritengo prioritario ribadire che nella coalizione con Fratelli d’Italia e Lega il centro con Forza Italia è cresta determinante: invece di pensare a chi prevale occorre lavorare per creare una coalizione vincente. Per il premier ci sarà tutto il tempo, oggi è soltanto un esercizio retorico. Nessun pregiudizio, per carità. Però vinciamo le elezioni e poi troveremo la persona migliore per governare. Peraltro, ricordo a me stesso che l’incarico per la formazione del governo è affidato dal capo dello Stato su indicazione dei partiti»

#RaffaellaCarrà verrà ricordata come una delle più grandi stelle dello spettacolo. Conosciuta in tutto il mondo ha rappresentato la cultura e i costumi dell'Italia, il suo talento e la sua contagiosa risata resteranno per sempre scolpiti nella storia dello showbiz. Ci mancherà 🙏

Auguri di pronta guarigione a #PapaFrancesco. Preghiamo tutti per la salute del @Pontifex_it. #Roma e la sua Chiesa hanno bisogno di lui. 🙏

NO AL REATO D'OPINIONE #DDLZan

“We the people” tell the government what to do, it doesn’t tell us. “We the people” are the driver, the government is the car. And we decide where it should go, and by what route, and how fast.“We the people” are free. R.Reagan #Happy4thofJuly to our American partners!
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